Quando eravamo ragazzini il muro era la nostra lavagna arcaica sulla quale, con i gessetti trafugati dalla scuola, sottolineavamo gli amori, le offese, le insinuazioni più crudeli e quant' altro ci passava per la mente.
Pure per l'uomo primitivo i muri furono sfogo naturale con cui testimoniare il vivere quotidiano, trasmettendoci ancor oggi, a distanza di millenni, grandi emozioni con quelle pitture rupestri e con quei segni incisi nella roccia.
Anche i dintorni di Firenze, ricchi di muri aggrediti dal tempo e dalle intemperie, ci tramandano vestigia di un'arte antica e trasmettono ancora arcani messaggi: sono i muri graffiti.
Il Vasari nell'introduzione alle "Vite" descrive questa tecnica "gli sgraffiti delle case che reggono
l'acqua". Il merito di tale invenzione, sempre secondo il Vasari, é da attribuire al fiorentino Andrea di Cosimo Feltrini. Queste decorazioni murali nel secolo XVI furono esportate con successo anche in Europa, divenendo un'espressione artistico-artigiana fra le più apprezzate, specialmente nei paesi del nord.
Si tratta di un'arte povera che suscita ancor oggi delle emozioni che ci sono state trasmesse da muratori e decoratori che lasciarono inciso sull'intonaco fresco la sintesi del loro mestiere, della laro fantasia e della loro umana sensibilità. Segni tracciati sui muri di via San Leonardo, Erta Canina,
Pian de' Giullari da mani non meno capaci di quelle che lavorarono nella vicina Basilica di San Miniato e che evidenziarono valori essenziali di una figurazione che in alcuni casi rasenta l'astrazione.
Sono queste le considerazioni che mi passano per la mente qui, mentre passeggio nell' anonima periferia della città ed osservo le facciate degli alti edifici costruiti negli ultimi decenni: sono muri lisci, bianchi in origine. ma resi grigiastri dall' aggressione quotidiana dell'inquinamento.
Qualcuno ha pensato bene di ravvivare quelle superfici incolori con vivaci scritte inneggianti alla squadra del cuore, al grande amore, al partito politico preferito: i vecchi cari gessetti che usavamo noi però, sono stati sostituiti da più tecnologici e freddi colori spray!
I secoli modificano radicalmente le scenografie architettoniche ma l'uomo non cambia certe abitudini: anche nel terzo millennio i muri continuano ad essere il più antico "giornale"dell'umanità
E' membro delle seguenti accademie:
- Accademia Tiberina
- Accademia de "i 500"
- Accademia Universale Gugliemo Marconi
- Accademia delle Arti e delle Incisioni